martedì 8 gennaio 2013

Caffellatte.



Era una strana giornata per Marla.
Aveva freddo anche se fuori c'era il sole.
Le ossa rabbrividivano. La pelle se ne stava ruvida e gelida.
Era una giornata ghiacchiata per Marla.
Era un martedì piuttosto insignificante, come tutti i martedì del resto.
E anche Marla si sentiva insignificante.
Mise gli occhiali, credeva di apparire più intelligente.
Scese in cucina, prese una tazza e vi rovesciò il caffè rimasto.
Un dito di latte, due zollette di zucchero.
A Marla piacciono le cose dolci.
Tin, tin, tin.
Il cucchiaino picchiettava nervoso sulla porcellana.
Tin, tin, tin.
Marla odiava quel rumore, ma era necessario.
Era necessario sopportare per addolcire.
Addolcire era necessario e un po' rumoroso.
Necessitava di addolcire sopportando.
Sopport..necess..addolc...
Marla perse il filo dei pensieri
e il cucchiaino venne gettato nell'acquaio emettendo l'ultimo tintinnio.
''Nanananananananaaa nanananaaa nana la vie en rooooose''
Marla fece una piroetta.
Una grande goccia color caffellatte cadde sul pavimento.
''Pulirò dopo'', pensò.
A improbabili passi di danza, Marla arrivò in salotto.
Si buttò disordinata sul divano e finì la sua tazza.
L'ultimo sorso fu così stizzoso e irriverente che le colò un rigolo di caffè dalla bocca.
Marla si mise a ridere.
Era una bella risata la sua, piena di vita.
Poteva da un corpo morto uscire un riso tanto vivo?
Presa da questa sfuggevole ironia Marla si alzò di scatto.
Mise la sua canzone preferita e iniziò a ballare.
Guardava la sua immagine riflessa allo specchio, sembrava felice.
Marla sembrava felice e forse lo era.
Rimaneva tranquilla nella sua intimità.
Marla ballava, si lasciava trasportare dalle note, veniva condotta via dagli accordi.
Chiuse gli occhi, si sentiva così bene.
Era assorta, completamente immersa.
Non esisteva più niente.
Erano Marla, la canzone e un'incerta coreografia.
I suoi fianchi ondeggiavano come serpenti.
Le dita simili a piume, volavano sulla sua testa.
I piedi picchiettavano a terra e disegnavano geometrie sulla moquette.
Sorrideva Marla.
''Marlaaa?''
''Sì?''
''La macchia di caffè..sul pavimento..''
''Già..la macchia..di caffè...sul pavimento..arrivo..''

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