lunedì 17 dicembre 2012

Finito. Tutto finito.

Sei il granello di sabbia nell'occhio.
Sei il sale su una ferita aperta.
Sei il raggio di sole dritto nell'iride.
Sei una bruciatura di sigaretta sulla pelle.
Sei l'etichetta del vestito nuovo sulla schiena.
Sei una versione difficile.
Sei una doccia fredda.
Sei la sveglia presto al mattino.
Sei il senso di vomito.
Sei una calza rotta, l'unghia sulla lavagna, una lingua morsicata.
Sei un taglio sulla mano, il mascara colato, un vaso rotto.
Sei la zanzara alle 4 di notte, una lacrima sulla guancia, 

tante lacrime sulla guancia.
Eri la mia disfatta.
Sei il mio crollo.
Sarai la mia distruzione.
Sarai, sei, non eri.
Ero, non sono, non sarò.
Morsa che mi attanaglia controvoglia.
Pensieri che si accavallano, alla rinfusa, confusi, fusi.
Mente, mente liquida, calda, si scioglie.
Fluida,scorre ovunque, riempie il mio corpo.
Melma scura, bollente, densa come il sangue
ricopri il mio viso, dilaniami un occhio e poi l'altro
poi il naso e la bocca e scendi
scendi giù e corrodimi il collo, le spalle, il cuore.
Continua, le braccia, smembrami le budella,
distruggimi le ossa, le gambe, le unghie.
Finito. Tutto finito.

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