
sono fragile, leggera, delicata, strana, incasinata, volteggiante nella miriade di miei pensieri contorti.
bum, un tonfo.
cado pesante ma io sono fragile.
sono fragile e mi infrango, mi spezzo, mi rompo.
mi rompo e non vorrei.
non vorrei ma non posso fare a meno di farlo.
non riesco a ritrovare quello spessore che ti da tranquillità e ti fa affrontare la vita e i suoi problemi.
dove sono? con chi? perchè? ma cosa sto facendo?
sono giovane e fragile.
invece di irrobustire quelle esitanti spalle..le smusso, le ritaglio e le abbandono al tempo.
le lascio scorrere affrante e sconfitte quando invece è il momento di gridare al mondo, di brillare.
non posso arrendermi all'evidenza di un'esistenza piatta..non posso.
non posso andare avanti con gli occhi spenti, separati dal mondo con una vetrata buia.
non posso e non voglio, non voglio e non posso..ma devo?
no..nemmeno.
non devo.
mi giro, mi rigiro, mi rivolto e riscontro che intorno, dentro, in testa, nel cuore ho grovigli.
grovigli spinosi che mi trapassano e mi graffiano e mi..e mi rendono fragile.
come li estirpo questi grovigli?
in quale fottuto modo posso farli sparire, da me..dalla mia testa?
non ho rimedi..per il momento mi accascio vuota sul letto e fisso il niente.
mi rialzo..con gesti automatici vivo questi attimi, con gesti automatici muoio in questi attimi.
bum, un altro tonfo.
..Vorrei essere il cuscino che ti attutisce la caduta, mio piccolo fragile preziosissimo essere..
RispondiEliminaIncredibile, ti sento così vicina eppure sei a Roma. Ti adoro, come sempre tresor!
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