
Il naso inturgidito, le lacrime sull'attenti, sempre pronte ad uscire.
Filmino ecografia '94, niente di più e m'è bastato a sbloccare il fiume in piena.
Quel ''coso'' ero io, quei pugnetti tondi erano le mie mani, quella colonna tortile la mia spina dorsale.
E mi sorregge ancora dopo 18 anni.
18 anni? eh? come?
Sì, avete capito bene, 18!
E sono strafottutissimamente contenta che domani sia il grande giorno!
In molti dicono che non cambia niente, beh forse è vero, ma nella mia testa avrò 18 anni.
Non sarò più Giulialaminorennechedevefarsifirmaretuttodallamamma, e cavolo sì, ne vado fiera!
Sono passati, o per meglio dire volati, anni tutto sommato intensi.
Eppure, pur avendo fatto una miriade di cose, pur avendo vissuto centinaia di situazioni diverse..
..non mi sembra di aver concluso molto.
Ed è questo che mi terrorizza a dire la verità..
..tra meno di 24 ore sarò maggiorenne e come ho passato questi miei primi 18 anni di svago totale?
Alla fine il cosiddetto ''periodo più bello della vita'' è quasi agli sgoccioli e io?
Io che ho combinato in tutto ciò?
L'unica cosa che mi rende appagata è il fatto di aver conosciuto tante persone, persone stupende
e persone di merda che comunque hanno modellato ogni singola parte di me.
Tante risate mi hanno disteso l'anima e altrettante lacrime mi hanno corroso il cuore.
Le urla mi hanno rotto più volte i timpani ma ho percepito comunque molte belle parole.
Le bastonate mi hanno spaccato le ossa e le carezze mi hanno curato.
Penso di aver raggiunto uno stato di serenità e stabilità adesso, ne sono felice.
Se mi guardo alle spalle, vedo anni particolari.
Dopo un'infanzia dolce e coccolata ci sono state le elementari, periodi davvero piacevoli.
Poi le medie hanno portato i conflitti, come legnetti lasciati sul bagnasciuga dalla risacca.
Tanti conflitti, conflitti con i genitori, con le amiche, con gli amori.
E al liceo l'adolescenza, come un masso, mi s'è buttata sulle spalle.
Sono stati i 4 anni più pesanti della mia vita.
Per farla breve: un casino totale.
Amicizie forti e litigi pazzeschi, amori iniziati e mai finiti, amori finiti senza esser cominciati,
professori pazzi e pomeriggi infiniti di studio, esaurimenti, crisi, risate a crepapelle,
cene, viaggi, estati passate nella spesieratezza più totale, scherzi, battute, canzoni da cantare a squarciagola,
balli sfrenati e bottiglie di vino, vodka o martini rosato (?) sere pseudobarboneggianti e assurde,
momenti senza senso e momenti che di senso ne hanno anche troppo, treni presi, persi, ritrovati e persi nuovamente,
così come i braccialetti, abbracci, abbracci di gruppo, baci, baci sulla bocca, sul naso, con la lingua, alla francese, sulla fronte,
fronte, testa, intelligenza...mh, poca o forse troppa, conoscenza, cultura, scuola, cresciuta.
Cresciuta, oh cazzo, cresciuta.
Sono cresciuta, cambiata, diversa.
Sono quel ''coso'', quei pugni, quella colonna tortile..con 18 anni alle spalle.
E adesso, che la tanto agognata maggiore età mi viene incontro, non sono nemmeno troppo sicura di volerla.
Certo, l'emozione si sente ma..cosa mi aspetterà adesso? Cosa succederà fra poco?
Finito il liceo inizia l'università, iniziano gli amori seri e importanti che sfociano in un perenne
''ho 30 anni, una carriera meravigliosa e sono single''
o in un più dolce e fantomatico ''ho 30 anni, un marito, 3 figli, un cane, un gatto e un pesce rosso''.
Ommioddio, ommioddio, ommioddio.
La pacchia è finita e adesso lo capisco. Pochi annetti e..la mia vita prenderà inesorabilmente una piega.
Mi dispiace, mi dispiace tanto, perchè potrei precludermi infinite scelte in questo modo.
Oppure potrei anche decidere di non precludermi niente ma di vivere alla giornata.
Ma sarà questa la mia via?
Tante domande, tanti pensieri e troppe paranoie mi passano nel cervello.
Per il momento mi godo il mio ultimo 17.
E..per concludere con una delle classiche frasi commoventi e piene di pathos dei film (di uno in particolare, via): ''Dopotutto, domani è un altro giorno''.