venerdì 8 giugno 2012

È una questione di spicchi..



Ogni uomo vive una doppia vita.
Tutto è raddoppiato.
Gli occhi sono due, gli emisferi sono due, le braccia sono due, due le gambe, i piedi, due gli atrii due i ventricoli..
E allora mi piace pensare che anche la mia anima, diciamo il mio io più interno sia diviso a metà.
Una metà netta come una mela divisa a metà appunto.
Bene.
Consideriamo la mia mela: uno spicchio è prettamente negativo, l'altro prettamente positivo.
Ora, io non sono mai stata una cima a matematica, anzi, devo dire che mi rimane piuttosto indigesta
comunque tra segno negativo e positivo stravince il segno negativo.
Ecco, perchè?
Me lo sono sempre domandato.
Perchè? Accidenti?
Perchè se ho un più e un meno il risultato è negativo, perchè?
Ma è una domanda piuttosto futile perchè la matematica dice che è così, punto, basta, stop, fine.
Quindi andando avanti per sillogismi matematici il mio umore complessivo dovrebbe essere negativo.
E in effetti per una volta questa benedetta matematica c'azzecca.
Mi si pone un problema..
..per rendere il mio umore complessivo positivo necessito di un altro essere negativo?
Perchè due meno mi danno un più.
No no, questi ragionamenti contorti non funzionano con gli uomini.
Non è così esattamente vero che tutto è matematica.
Ora come ora se trovassi un altro essere negativo probabilmente mi tirerei direttamente dalla finestra.
Allora come? Come posso ritrovare una certa intimità positiva tale da annullare il mio meno?
Beh, abbiamo escluso le leggi matematiche.
L'estate, le feste, gli amici, il mare..mi occupano solo parte della giornata.
OH! Trovato!
L'unica è trovare qualcuno affamato, affamato di me, del mio io più interno 
che mangi quello spicchio di negatività che permane da troppo.