giovedì 26 aprile 2012

Il tragico inizio di un triste epilogo.




Arriva, arriva la fine.
Arriva quel momento in cui ti passa davanti la vita.
In cui pensi a quanto sei cresciuta, 
Al perchè sei cresciuta, 
Alle persone che ti hanno fatto crescere..
..e poi?
Rimani con l'amaro in bocca.
Non ti sei accorta di aver fatto più danni della grandine, 
Non ti sei accorta di essere stata 
La tintinnante goccia d'acqua che buca la pietra.
Non ti sei accorta..semplicemente.
E ora ti ritrovi davanti a un computer, 
Con una musica triste nelle orecchie
E tanta voglia d'estate nel cuore.
Hai un nodo alla gola,
Il cuore fermo, 
Le lacrime intrappolate negli occhi
E il cervello che inevitabilmente pensa.
Non può fare a meno di farlo, pensa e ripensa.
Ma non conclude, non riesce a darsi una risposta
..una risposta che sia sufficiente.
Sono rassegnata, afflitta, sconfitta..
..ho perso.
E odio dire questa cosa, ma ho perso.
Ho perso perché nel mio gioco, 
In quel gioco, che mi piaceva tanto, ho barato.
Ma si capisce solo dopo che nella vita non si gioca.
La dea bendata non si occupa di noi..
..ma che stupida, non l'avevo capito.
E adesso sconto la mia pena, 
Sconto una pena amara
Che mi aleggia continuamente nel cervello.
Non sento la voglia di muovermi, 
La testa è pesante e svogliata, 
Riesce giusto a ondeggiare
Seguendo il malinconico ritmo
Di una malinconica canzone.

mercoledì 11 aprile 2012

Distruzione.


E ritrovarsi a tremare come una fiammella ma gelida come un fiocco di neve.
Ritrovarsi a versare lacrime come un rubinetto da riparare.
Ritrovarsi a cadere, ad affondare, a sparire in un niente inesistente.
Mi manca il fiato, mi manca il calore, mi manca l'orientamento.
Giro vorticosamente senza capire dove vado, spaesata.
Sento la testa piena, adesso scoppia.
Mi pulsa come un cuore, mi pesa come un masso.
Mi bruciano gli occhi, mi frizzano, s'annacquano di pianto.
Movimenti impercettibili mi scuotono.
Tossisco, mi fa male la gola, mi raschia..
..mi raschia come una grattugia sulla pelle.
Soffro maledettamente.
Soffro maledettamente da sola.
Sola, rinchiusa nella mia tana di fango.
C'è buio intorno..troppo buio.
Non scorgo niente.
Niente di niente.
Il nero mi copre la vista, la percezione.
Il cervello non pensa più..il cuore decelera fino a interrompersi.
Tutto ciò che comincia prima o poi finisce.
Sono finita prima del previsto e non so quando ricomincerò.